Traduzione di Emilio Coco
Síntomas
“Todo lo que permanece
llama a todo lo que falta”.
PASCAL QUIGNARD
Acaso no, no pueda
enumerar los males:
los días descifrados.
Nunca el mismo gozo
dos veces se revela.
Enconado el tiempo
es siempre Marzo.
Su carne lastimada
da indicios de pobreza.
Y reducido a números
‒milagros apagados
como el oropel
sagaz de la pureza‒,
patéticamente pleno,
sé igualar por fin,
el amor y el pensamiento.
Sintomi
“Tutto quello che rimane
chiama tutto quello che manca ”.
PASCAL QUIGNARD
Forse no, non posso
enumerare i mali:
i giorni decifrati.
Mai lo stesso piacere
si rivela due volte.
Infiammato il tempo
è sempre marzo.
La sua carne ferita
dà segni di povertà.
E ridotto a numeri
‒ miracoli spenti
come l’orpello
sagace della purezza ‒,
pateticamente pieno,
so equiparare finalmente
l’amore al pensiero.
Giacometti
De nada te valía saber qué música heredada hasta los huesos define las vocaciones de la sombra. A contraluz el hito prominente de los labios es promesa irresuelta, tanto como el difícil renglón de la mandíbula. Corresponde a sobrenatural carpintería, verificar el horario invisible de las venas y los signos excavados por los días sobre el maniatado destino de los cuerpos. El hombre que camina trasluce de la difícil resta de su espíritu, un ofendido dolor por todo aquello que se presta sin ser jamás recuperado.
Giacometti
A niente ti serviva sapere quale musica ereditata fin nelle ossa definisce le vocazioni dell’ombra. In controluce il segno prominente delle labbra è promessa irrisolta, tanto quanto la difficile riga della mandibola. Spetta a una soprannaturale carpenteria verificare l’orario invisibile delle vene e i segni scavati dai giorni sopra l’ammanettato destino dei corpi. L’uomo che cammina traspare dalla difficile sottrazione del suo spirito, un offeso dolore per tutto ciò che si presta senza essere mai ricuperato.
Intemperie
Ha llegado la hora del presente
que repetimos sin disminuciones.
Hora o impaciente negrura:
‒ expulsada promesa del cielo ‒;
tantos brazos y rodillas,
corazones y ojos y palabras
caídos sin más entre la hierba.
La memoria desbarata:
quebradiza luz del día,
sucios mensajes de la noche.
Para coleccionar el sentido
de toda esta maldita
y espasmódica chatarra.
En el espejo es ayer y es ironía:
Hemos amado sin noticia ni lenguaje.
Vueltos a ver en esta hora, lo sabemos:
El amor después de amar es intemperie.
Intemperie
È arrivata l’ora del presente
che ripetiamo senza riduzioni.
Ora o impaziente nerezza:
‒ espulsa promessa dal cielo ‒;
tante braccia e ginocchia,
cuori e occhi e parole
caduti semplicemente tra l’erba.
La memoria distrugge:
fragile luce del giorno,
sporchi messaggi della notte.
Per collezionare il senso
di tutta questa maledetta
e spasmodica ferraglia.
Nello specchio è ieri ed è ironia:
Abbiamo amato senza notizia né linguaggio.
Ritornati a vedere a quest’ora, lo sappiamo:
L’amore dopo aver amato è intemperie.
Caperucita
Se ha olvidado decir que, después del vivieron felices para siempre, la abuelita siguió deshaciéndose en la soledad. Privada de toda compañía, ausente también de centinela, la pobre mujer vivió sin nada. La astucia negativa de los hombres la había hecho cautiva en algún bosque lejano. Son las princesas quienes quedan encerradas en castillos. Las ancianas, disimuladas bajo techos herrumbrosos, no pueden esperar que las rescaten. La vejez es un hechizo inexorable que no rompe la fábula. Sus necesidades, antes mitigadas levemente por su Caperucita, después resucitaron sin excusa. Llevándose una cuchara temblorosa hasta la boca, la universal anciana, recuerda que todo es exactamente igual que antes del lobo.
Cappuccetto rosso
Si è dimenticata di dire che, dopo il vissero felici per sempre, la nonna continuò a disfarsi nella solitudine. Priva di ogni compagnia, priva anche di sentinella, la povera donna visse senza niente. L’astuzia negativa degli uomini l’aveva resa prigioniera in un bosco lontano. Sono le principesse che restano rinchiuse nei castelli. Le anziane, nascoste sotto tetti arrugginiti, non possono aspettare di essere riscattate. La vecchiaia è un maleficio inesorabile che non rompe la favola. I suoi bisogni, dapprima mitigati lievemente dalla sua Cappuccetto rosso, risuscitarono dopo senza alcuna scusa. Portandosi un cucchiaio tremante fino alla bocca, l’universale anziana, ricorda che tutto è esattamente uguale a prima del lupo.
Una palabra
“Con la frente en el abismo sin saberlo”.
MARÍA MERCEDES CARRANZA
Una palabra te llevó
más allá del extravío.
Sólo el silencio te ha devuelto
al dulce dolor de tu presencia.
Una inútil palabra que podría,
como oxido de sílaba desnuda
como canto inexorable de la nada
como ahorro inexhausto de la vida
como tristeza malcriada y derruida
saber mejor que tú que no alcanza
el ruido de las letras solamente
para hacer del paraíso El Paraíso,
porque para el Poema somos poco
más que una embarcación de hueso.
Una parola
“Con la fronte sull’abisso senza saperlo”.
MARÍA MERCEDES CARRANZA
Una parola ti portò
oltre lo smarrimento.
Solo il silenzio ti ha restituito
al dolce dolore della tua presenza.
Un’inutile parola che potrebbe,
come ossido di sillaba spoglia
come canto inesorabile del nulla
come risparmio inesauribile della vita
come tristezza viziata e distrutta
sapere meglio di te che non basta
il rumore delle lettere soltanto
a fare del paradiso il Paradiso,
perché per la Poesia siamo poco
più di una barchetta di carta.
Biografie
Arturo Hernández González (Bogotá D.C., Colombia). Poeta, insegnante, traduttore e scrittore colombiano. La sua opera poetica è stata ampiamente diffusa e pubblicata in rinomati media ispanici americani. La sua opera letteraria è stata inclusa in molte antologie e ha ricevuto riconoscimenti e premi in Colombia, Messico e Spagna. È autore dei libri Olor a Muerte pubblicato dalla Red Distrital de Bibliotecas Públicas (BibloRed, 2011; 2012) e Breviario de lo Incierto (2017). Dirige la rivista internazionale di arte e cultura Noche Laberinto.
Emilio Coco (San Marco in Lamis, Italia). Ha pubblicato diversi libri di poesia, tra cui Il tardo amore, LietoColle, Faloppio, 2008, Premio Caput Gauri, 2008; Il dono della notte, Passigli Poesia, Bagno a Ripoli, 2009, Premio Alessandro Ricci-Città di Garessio, Premio Città di Adelfia e Premio Metauro; Ascoltami Signore, Edizioni dell'Orso, Alessandria, 2012. Ha tradotto e pubblicato numerosi poeti italiani, tra cui Mario Luzi, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Antonella Anedda, Eugenio De Signoribus, Corrado Calabrò, Umberto Piersanti; poeti spagnoli e latinoamericani, tra cui Luis Alberto de Cuenca, Jaime Siles, Luis García Montero, María Victoria Atencia, Homero Aridjis, Marco Antonio Campos, Hugo Gutiérrez Vega, José Ángel Leyva, e poeti lituani e corsi.
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