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Vittorio Franceschi, testi

È vero?

 

Tu mi vedi?

Vedi le vene e il sangue vedi

i pori delle ossa le artrosi

i bronchi le mucose

i bulbi dei capelli?

E senti tutto?

Singhiozzi mormorii colpi di tosse

e l’acqua che gorgoglia nell’esofago

e i borbottii del ventre? E anche le parole

smozzicate in un sonno-dormiveglia

quando nel buio

a lungo mi rigiro

e un malessere cupo

mi attanaglia? È vero

che mi passi attraverso?

Sei tu che muovi da dentro

la mia gamba destra

e sposti un po’ più in là

quel vecchio dolore

che non mi dia troppo impedimento?

È vero che hai messo

un dondolo nel mio cuore

che ora batte per la tua

voglia di vivere e ieri

t’è caduto uno zoccolo?

Si è sentito

un tonfo nella palude.

 

È vero che soltanto

chi muore insieme

nel nulla siderale sopravvive?

 

(V. Franceschi, Il volo dei giorni, Raffaelli Editore 2011)

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