Presentiamo questo inedito di Claudio Damiani, offerto a clanDestino dal poeta, dedicato alle vittime della pandemia che ha colpito il nostro Paese. Tra le tante troppe facili parole retoriche queste di Claudio, ritmate sul cuore antico della poesia che ha sempre onorato i morti, ci paiono vere e giuste. Come segno di quell'onore che prima e dopo tutto la poesia sa rendere.
Davide Rondoni
Tutti quelli che muoiono in questa guerra virale
sono come i morti insepolti degli antichi
lasciati ai cani sul campo di battaglia,
non poterono i familiari lavare i loro corpi
ungerli e piangerli e preparare il rogo,
trasportati di notte su camion militari
come sacchi di spazzatura in altri cimiteri.
Ma noi sappiamo che la loro battaglia fu eroica,
combatterono fino all’ultimo sangue
un corpo a corpo senza risparmio di colpi,
alla fine caddero facendo risuonare
con fragore la loro pesante armatura.
La loro vita è incisa nel cimitero del tempo
a memoria perenne, e la loro tomba è un altare.
Claudio Damiani
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