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Le “cose impossibili e impreviste” di Pietro Viscardi

Introduzione di Massimiliano Mandorlo

Quelle cantate da Viscardi in queste poesie, appartenenti a una raccolta ancora inedita, sono cose impossibili, secondo la semplice e geniale affermazione di Raymond Carver in Haircut: “So many impossible things / have already / happened in this life”. Ad un pensiero adulto, incapace di vedere oltre la logica di una ragione positivista (“lo scervellarsi di chi vuol dire “su questo non ci piove””, Il patriota, v. 18) l’autore oppone la forza di una Heimat fatta di luoghi vissuti e amati, di avventure e giochi d’infanzia: “Vorrei essere il patriota che ero / quando i corvi non li vedevo perché al posto loro lassù in cima all’albero o / per le strade vuote c’ero io” (vv. 12-14).

Non si tratta però appena di un passato idilliaco, guardato con elegiaco rimpianto, ma la patria di Viscardi sembra invece corrispondere a una visione del reale senza filtri o mediazioni, a un amore presente. Queste poesie, estranee all’intellettualismo di certa letteratura contemporanea, si spalancano infatti a fotografare la concretezza e i dettagli dell’esistente: la ragazza cieca che “coi capelli sciolti per essere più bella” cammina “nel geroglifico di suoni / spingendo un bastoncino telescopico” (Complementare, vv. 6-8), un uomo ritratto in primo piano “una scarpa / made in Italy prima, poi un lembo / di giacca beige e una mano / col sigaro Toscano” (Street photography, vv. 1-4), oppure i corvi che in un’alba deserta “scoperchiano i bidoni dei rifiuti e strappano / i sacchi come corpi caduti in battaglia” (Il patriota, vv. 5-6). Così le cose impossibili e impreviste di Viscardi ci interrogano nella loro quotidiana semplicità, augurandoci di non dimenticare quella patria del cuore che è nostra, di tutti: “Io la amai perché non c’era nessun’altra da amare / e fu la patria” (Il patriota, vv. 22-23).

Biografia

 

Pietro Viscardi è nato nel 1983 a Milano, dove attualmente lavora. Insegnante di scuola superiore, ha collaborato alla nuova edizione della grammatica Nel suono il senso (2016) edita da Itaca e pubblicato il romanzo Allegro Andante (2017) edito da Bolis Edizioni. Ha in preparazione una raccolta poetica dal titolo Cose Impossibili, da cui sono tratte le poesie inedite qui pubblicate.

Estratti da:

COSE IMPOSSIBILI
Poesie 2016-2018

Pietro Viscardi

IL PATRIOTA

Immagino ci fossero anche allora,
quando ancora ero un patriota,
i corvi che vedo e sento solo adesso
nella strada vuota all’alba
scoperchiano i bidoni dei rifiuti e strappano
i sacchi come corpi caduti in battaglia.

Allora batto forte le mani e seguo il loro volo pesante e sbilenco

oltre le case tra i campi
sugli alberi che nascondono le macerie di un muro.
Un ramo marcio cede al peso del corvo che
vola più in alto dove è ancora verde.

Vorrei essere il patriota che ero
quando i corvi non li vedevo perché al posto loro lassù in cima all’albero o
per le strade vuote c’ero io
coi jeans smisurati la maglia dal collo slabbrato la fionda in tasca. Quando
le ginocchia non potevano essere che sporche
e a farmi grattare la testa era il caldo dei primi perché,
non lo scervellarsi di chi vuol dire “su questo non ci piove”
e pensa di arginare l’inarrestabile forza dell’acqua.
Mi arrampicavo con una sigaretta rubata in bocca
e ancora un piede nella scarpa del bambino.

Io la amai perché non c’era nessun’altra da amare
e fu la patria.

COMPLEMENTARE

Una donna anzi una ragazza
una ragazzona dalla pelle bianca,
indosso qualcosa di carino
cercato al mattino presto, dove lei sa al buio
o preparato alla sera, sempre al buio
capelli sciolti per essere più bella, cammina
nel geroglifico di suoni
spingendo un bastoncino telescopico
ai confini del marciapiede
Sfondo le fanno gli alberi verdi
che parlano col suo vestito
Di quale colore? Dimmelo,
non puoi sbagliare.

STREET PHOTOGRAPHY

Da una strada in ombra una scarpa
made in Italy prima, poi un lembo
di giacca beige e una mano
col sigaro Toscano la bocca e il suo fumo
bianco
intagliato dal sole

l’artigiano.

Tutto dal buio è spinto in primo piano.
La barba grigia in alta definizione
del guanto la trama di un uomo a terra

e poi il suo nome

fino ai monti

nei fili dell’alta tensione.

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